mercoledì 29 maggio 2013

Documentari Gatti della Foreste Norvegese e Gatti Certosini

Svariate immagini Dei Gatti della Foresta Norvegese:



Svariate immagini Dei Gatti Certosini:




Costo Dei Gatti Certosini:

Il Certosino è un gatto molto pregiato ed ha un costo piuttosto elevato. In media un cucciolo si può trovare ad 800-900 euro, ma vi sono anche allevamenti in Italia con gatti dal pedegree molto speciale che arrivano a chiedere anche 1300-1400 euro. Diffidate di chi vuole vendervi uno di questi gatti a prezzi modici o senza pedegree. Potreste incappare in una truffa come quella online scoperta di recente. Per andare sul sicuro, volendo un vero gatto certosino, potete rivolgervi all’ ANFI (Associazione Nazionale Felina Italiana) che saprà indicarvi gli allevamenti riconosciuti.
Costo dei Gatti della Foreste Norvegesi:

Il prezzo medio europeo e quindi anche in Italia di un Gatto delle Foreste Norvegesi  di pura razza solitamente varia da circa 700-800 euro in su.
Il prezzo va di pari passo con la qualità del cucciolo.
A tutt’oggi il costo di un cucciolo di pura razza Norvegese delle Foreste non è economico ma nemmeno eccessivo se si pensa a  quali sono i costi per allevare questa razza di gatti pregiata.
Caratteristiche e Dettagli dei Gatti Certosini:

Il certosino è molto affettuoso, estremamente legato alla sua famiglia e con una forte personalità. È un gatto molto leale e la sua maturità si dimostra fin dalla tenera età: infatti è equilibrato, non soffre la solitudine, si affeziona alla famiglia e non alla casa, per cui accetta ben volentieri gli spostamenti. Non tende a essere territoriale, dunque si relaziona facilmente con altri animali domestici. È attivo ed estroverso, si concede facilmente ai giochi, ma è lui a scegliere da chi farsi coccolare. Accompagna volentieri a passeggio il suo padrone e lo segue per casa, prestando molta attenzione a tutto ciò che faccia. Come tutti i gatti ama il calore, quindi d'inverno gradisce molto dormire ai piedi del letto del suo padrone, svolgendo così anche la sua funzione cane da guardia.
Massiccia e robusta. Si nota un marcato dimorfismo tra la femmina ed il maschio. La prima, di indole più indomita ed attiva, raggiunge pesi e dimensioni tipiche del gatto domestico (altrimenti noto come "gatto europeo"). Il maschio può invece raggiungere pesi e dimensioni considerevoli, fino ai 7–8 kg ed oltre.
Il pelo è liscio, grigio riflessato di blu e può avere sfumature che variano dal color cenere fino al color ardesia. Tutte le tonalità sono ammesse nello standard di razza, ma la più apprezzata è il grigio blu chiaro. Ai raggi del sole, il mantello, per un fenomeno di rifrazione, assume sfumature di colore azzurro-viola. Secondo lo standard non deve esistere differenza di totalità tra mantello e sottopelo, il mantello deve apparire uniforme senza ombreggiature, mentre la presenza di riflessi bruno-rossi, le picchettature o la presenza di peli bianchi sono considerati dei difetti. Alla nascita il pelo del cucciolo di certosino è striato, nei primi mesi di vita le striature tabby sbiadiscono lasciando il caratteristico e uniforme colore blu sul mantello.
Il suo mantello folto, vellutato e lucido venne utilizzato in pellicceria; sembra addirittura che a Parigi, nel XVIII secolo, esistesse un allevamento per questi fini.

Caratteristiche e Dettagli dei Gatti Della Foresta Norvegese::

Di taglia grande, lungo, di costituzione robusta e con solida struttura ossea. La testa è triangolare con tutti i lati uguali, di buona altezza vista di profilo, fronte leggermente arrotondata, profilo dritto senza interruzioni, mento forte. Le orecchie sono grandi, larghe alla base, appuntite, con ciuffetti simili a quelli della lince e lunghi peli che ne fuoriescono. Gli occhi sono grandi, ovali, ben aperti ed obliqui e il colore varia dal verde al verde oro. Espressione attenta. Le zampe sono robuste, alte, con zampe posteriori più alte di quelle anteriori. Piedi grandi e palmati che gli facilitano gli spostamenti sulla neve, arrotondati e proporzionati alle zampe, con abbondanti ciuffi di pelo tra le dita per non sprofondare nella neve. La coda è lunga e fornita di pelo, girata all'indietro dovrebbe raggiungere almeno le scapole, ma preferibilmente il collo. Il peso nei maschi varia da 7 a 8 kg e nelle femmine dai 3 ai 5,5 kg.
Il pelo è semilungo. Il sottopelo lanoso è ricoperto da un pelo di copertura lucido e idrorepellente che è formato da peli lunghi, grossi e lucidi che coprono la schiena ed i fianchi. Un gatto in pieno pelo ha una gorgiera, una criniera completa e pantaloncini sulle zampe posteriori. Tutti i colori sono permessi incluse tutte le varietà con bianco. Sono esclusi i disegni di tipo point (siamese), e i colori chocolate, lilac, cinnamon e fawn. È permessa qualunque quantità di bianco.
La Storia Dei Gatti Certosini:

Il gatto certosino è una delle razze feline più antiche. È stato importato in Francia dall'Oriente dai cavalieri templari nel 1100 circa. Sarebbe originario delle regioni montuose della Turchia e dell'Iran. Una leggenda narra che i Crociati che tornavano dalle spedizioni in Terra Santa venivano ospitati nelle certose. Per sdebitarsi con i monaci dell'ospitalità offerta, regalarono loro una coppia di gatti dall'esotico mantello grigio-blu. Avevano la fama d'essere dei grandi cacciatori di topi, per questo i monaci iniziarono ad allevarli, allo scopo di proteggere i granai e le scorte alimentari, come pure per evitare la distruzione di preziosi manoscritti.
Il Certosino è stato allevato, in epoca moderna, a partire dagli anni trenta da due signore francesi, le sorelle Léger.[senza fonte] Iniziarono ad allevare dei gatti blu che erano numerosi in un'isola dell'Atlantico. Pochi anni dopo la loro gatta Mignonne fu dichiarata all'esposizione di Parigi il più bel gatto Certosino del mondo. Nello stesso periodo si è sviluppato un allevamento di gatti blu nella zona del massiccio centrale francese, ed erano decisamente più robusti di quelli di origine atlantica.
La Storia Dei Gatti Della Foresta Norvegese:

La storia del gatto delle foreste norvegesi è ricca di leggende legate al popolo dei Vichinghi. Si narra, infatti, che questo antico popolo usasse tenere in casa i gatti dei boschi vicini alle loro abitazioni e che li portasse sulle navi, durante i viaggi, come cacciatori di topi. Alcune leggende norvegesi raccontano che Freyja, dea dell'amore e della fertilità, vagasse per il mondo su un carro trainato da due grossi gatti dal pelo lungo cercando il suo consorte orger e che anche Thor, dio del tuono, fu sottoposto ad una prova di forza che consisteva nel sollevare un grosso gatto. Le prime citazioni storiche cominciano nel 1559 quando il sacerdote e naturalista danese Peter Clausson Friis, allora residente in Norvegia, divise le linci norvegesi in tre classi: la lince-lupo, la lince-volpe e la lince-gatto.[1]
I primi scrittori a fare una collezione sistematica ed una trascrizione delle antiche leggende furono il folclorista Peter Christen Asbjornsen ed il poeta Jorgen Moe. Nel 1835 pubblicarono una collezione di storie e canzoni norvegesi che li ha resi celebri come "I fratelli Grimm norvegesi". Nel 1912 l'artista Olaf Gulbransson fece un disegno di un grande campione tipo Skogkatt nella sua autobiografia - il disegno risale a circa il 1910.
Negli anni trenta, a causa della deruralizzazione dell'ambiente selvaggio, l'addomesticamento portò ad un incrocio con gatti di casa a pelo corto. Dato che il gene del pelo corto è dominante, il tipico manto Skogkatt divenne sempre più raro.
Già prima della Seconda Guerra Mondiale un gatto delle foreste venne presentato in una mostra a Oslo e dopo la guerra pochi ammiratori continuarono con il piano di preservare la razza, utilizzando i migliori e più adatti esemplari che poterono trovare.
Nel settembre del 1972 il gatto delle foreste fu accettato come razza dalle associazioni norvegesi, ottenendo uno standard preliminare. A questo punto il termine "Norsk Skogkatt" divenne ufficiale; non si tratta di una referenza per i confini geografici (il gatto delle foreste appare anche in altri paesi scandinavi), piuttosto al primo paese che lo riconobbe, ancora pochi anni prima della vera svolta.
Nel 1973 cominciò il programma di allevamento: non fu facile trovare un altro Skogkatt riconosciuto come tale in quel momento, ma ci vollero circa 10 mesi affinché gli allevatori potessero confermare di avere un vero Skogkatt. La riproduzione iniziò con la femmina di Edel Runas - Pippa Skogpuss, accoppiata con il maschio di Nylunds - Pans Truls.
Nel dicembre del 1975 un gruppo di allevatori appassionati si riunisce fondando il Norsk Skogkattring (circolo dei Gatti delle Foreste Norvegesi impegnato nel recupero della razza), che nel 1976 viene ufficialmente riconosciuto dalla FIFé (Fédération Internationale Féline) e successivamente da tutte le altre associazioni internazionali. Oggi in Norvegia questa razza è riconosciuta come razza nazionale e prende il nome di Norsk Skogkatt.
Il programma di allevamento fu difficile per gli anni successivi perché vi erano così pochi parenti riconosciuti ufficialmente, che un certo numero di incroci tra parenti fu inevitabile. Prima che la nuova razza potesse essere riconosciuta dalla FIFè, dovettero essere autenticate tre generazioni complete. Nell'aprile del 1977, quando c'erano circa 150 Gatti delle Foreste Norvegesi registrati in Norvegia, la FIFè inviò un giudice tedesco ad uno show in Oslo. Il suo obiettivo era quello di fare un reportage della nuova razza, per aiutare la commissione dei giudici della FIFè a decidere sul suo futuro.
Nel novembre 1977 Carl-Frederick Nordane viaggiò fino a Parigi per partecipare all'assemblea generale della FIFé, portando con sé diverse foto di quella che da lì a poco sarebbe divenuta una nuova razza. I giudici riconobbero in Pans Truls, brown tabby con bianco, lo standard con cui si sarebbe identificata l'intera razza ed assegnarono il numero 13 NF standard.
La notizia suscitò molto clamore nel paese d'origine dove la televisione trasmise la foto di Truls annunciando il riconoscimento ufficiale del gatto delle foreste norvegesi.